Arte, tradizioni e artigianato

San Michele di Salvenero: una grande chiesa per una grande devozione

Chiesa di Ploaghe (Sassari, Nord Sardegna) documentata per la prima volta poco dopo l'anno Mille

L'edificio sacro è insospettabilmente grande, imponente: la chiesa di San Michele di Salvenero, a Ploaghe, rappresenta un segno della passata grandezza del paese, che era stato anche sede di diocesi, con un'area di influenza politico-religiosa molto grande. Quasi mille anni fa. Già questo identifica la bellezza dell'edificio e la sua alea di mistero, da quando, all'inizio, era adibito a monastero per i monaci dipendenti dai benedettini di Vallombrosa.

Anni, decenni, secoli ma poi la "mission" della chiesa cambiò e divenne più "parrocchiale", con tutto quello che ne è conseguito. La fede e l'attaccamento della gente di Ploaghe l'hanno mantenuta sotto diversi regimi, ma anche rimettendola a posto dopo le ingiurie del tempo per evitare che subisse danni irreparabili. La chiesa di San Michele di Salvenero era il posto dedicato per la richiesta di grazie e miracoli, per pregare in solitudine quel "santo" che sembrava aver sempre avuto un occhio attento verso il paese e i suoi abitanti.

Qualche restauro poco avveduto ai primi del Novecento, seguendo altre linee di pensiero, l'hanno un po' alterata pur rimanendo nel cuore degli abitanti di Ploaghe come punto di culto e di raccoglimento.


Nella foto: facciata della chiesa di San Michele di Salvenero (Salvennor) di Ploaghe (Sassari, Nord Sardegna). Da neroargento.com.

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